Titolo assente per incompatibilità artistica

22 Mag

La settimana prossima andrò a un festival musicale dove suoneranno, fra gli altri, i Royel Otis. I Royel Otis sono un gruppo australiano che ha composto, fra le altre, una canzone che si chiama Rome. Il testo di Rome non contiene alcuna frase che mi venga voglia di utilizzare come titolo di questo post, perché non parla, nello specifico, di nessuna delle seguenti cose:

  • l’ottima prestazione di Vogliacco e di Badelj e di Ekuban e mi fermo perché non è che posso stare qui a elencarli tutti;
  • la mediocre prestazione di Retegui, e ciononostante la nostra fiducia nel suo pieno recupero, considerate tutte le attenuanti;
  • la soddisfazione per il rinnovo di contratto di Gilardino e il ringraziamento per averci fatto passare una stagione eccellente;
  • i giocatori entrati nei cambi che mi hanno riempito di gioia, chi per il suo ritorno in campo, come Ruslan, chi per la prestazione più che sufficiente, come Vitinha ma anche un po’ come Ankeye;
  • il siluro che Malinovski ha quasi messo in porta tirando dal parcheggio davanti allo stadio. Cazzo se mi sei mancato, Ruslan!
  • il taglio di capelli di Retegui, che ha deciso di andare dallo stesso parrucchiere di Vasquez e infatti adesso sembra anche lui uno degli sgherri di Narcos Mexico, quello ingenuo che muore sparato quasi subito;
  • il disprezzo verso la Lega Calcio sempre più piegata a 90 con le televisioni, che ci comunica all’ultimo momento l’orario di Genoa-Bologna, e che nel dubbio lo fa giocare il venerdì sera in barba a tutti i regolamenti e ai cazzi dei tifosi che avrebbero anche una vita, tipo uno a caso che venerdì sera sarà costretto a guardarsela dal lavoro. E va già bene che me lo posso permettere, di guardarla al lavoro.
  • l’ulteriore disprezzo per quelli che decidono di assegnare la divisa da arbitro a uno che chiaramente fino a ieri faceva il tassista, e allora per favore dategli la divisa che più gli compete, cioè quella rossa di Bartolini, che è la fine che dovrebbero fare tutti i tassisti, tanto per esprimere un parere non richiesto sulla categoria sopracitata.

Davvero, non mi viene in mente altro da dire. Il mercato è un argomento di cui si può dire tutto, quindi tanto vale non dire niente. La partita col Bologna sarà quella in cui saluteremo Strootman, e probabilmente qualche altro giocatore di cui ancora non conosciamo l’identità, quindi facciamo che salutando Strootman ci congediamo da tutti quelli che non resteranno, e li ringraziamo per tutto il culo che si sono fatti, per l’entusiasmo che hanno dimostrato e che hanno saputo restituire a una piazza disillusa, per avere fatto un botto di gol e avermi fatto vincere al primo fantacalcio a cui partecipo in vita mia con un vantaggio di 18 punti sulla seconda, li ho bullizzati. Grazie giocatori non meglio specificati che non ci sarete più l’anno prossimo, indosserò con orgoglio la maglia col vostro nome sulla schiena e un numero che solo casualmente è l’11.

Roma - Genoa 1-0

E grazie anche a chi è venuto a leggere questo post tutte le settimane, non so dove avete trovato la voglia. Io per esempio non ce l’ho, il più delle volte non rileggo neanche quello che ho scritto.

Ci vediamo la settimana prossima per i saluti finali, a presto!

2 Risposte to “Titolo assente per incompatibilità artistica”

  1. 22metri Maggio 22, 2024 a 9:29 am #

    grazie per aver scritto di questa stagione, sì vabbé che c’è ancora una partita, ma sarà una scampagnata dal sapore dell’ultimo giorno di scuola – quando l’anno è andato bene e non si devono ripetere trentaquattro materie.
    Un’annata buona, finalmente, speriamo in un mercato pessimo, così si torna a mugugnare e darci dei belinoni a vicenda, che quando le cose vanno bene, noi genoani siamo spaesati, un po’ come lo stadio fosse pieno di meme di John Travolta che si guarda attorno

    • grugef Maggio 27, 2024 a 4:32 am #

      È stato un piacere, cosa ben strana quando si parla di Genoa. Adesso facciamo un bilancio veloce e poi ci godiamo lo smembramento della squadra e ci prepariamo il maalox per l’anno prossimo, dai!

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