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Brum brum

13 Mar

Brum brum per i motori, no? Perché a Monza si corre il gran premio di formula uno e allora..

Vabbé, Genoa-Monza sono andato a vedermela in un bar. Erano anni che non lo facevo, prima avevo l’abbonamento allo stadio, poi mi sono fatto quello sul divano, ma sabato sera mi sono organizzato con un amico e siamo andati a vedercela in centro.

Però non credo che ci tornerò in quel bar, non è stata una bella esperienza. Intanto a guardare la partita c’eravamo solo noi tre, tutti gli altri si facevano i cazzi loro, c’erano due tipe sedute sotto la televisione che ogni volta che dal nostro tavolo partivano dei commenti a un volume un po’ più alto si giravano e ci sorridevano, forse avranno pensato che parlavamo a loro. Mi sembra strano, Arbitrodimerda non è un nome così comune fra le donne genovesi.

Ma poi la televisione aveva un problema, mostrava i giocatori sbagliati: Sabelli lo metteva a sinistra, mancava Vasquez e nessuno diceva metan a Johan, c’era uno uguale a Ibrahimovic col cognome sulla maglia scritto diverso, ad un certo punto mi è sembrato di vedere Palladino sulla panchina del Monza invece che sotto la Sud a portarsi la mano all’orecchio. E il gioco! Incredibile! Il primo tempo ho prestato poca attenzione perché stavo mangiando, ma il secondo l’ho visto tutto, e per tutto il tempo che ho guardato la partita ho visto un Genoa che schiacciava il Monza nella sua area, teneva palla, la faceva girare bene, eppure il risultato ci dava sempre in svantaggio di due gol, e quand’è finita diceva che abbiamo perso 3-2. È evidente che quella televisione lì aveva un problema di sintonia, la prossima volta o me la guardo da casa o vado a cercarmi un baretto più affidabile, dove ci sia qualche tifoso con cui scambiare delle opinioni, offendere insieme la madre dell’arbitro, esultare se facciamo gol e soprattutto non vedo una squadra che ci prende a pallonate per tutto il primo tempo.

Ecco, esultare se facciamo gol mi sembra difficile, la prossima la giochiamo con la Juve a Torino, ma finora le prime della classe ci hanno sempre permesso di giocare un bel calcio, sono fiducioso che non sfigureremo neanche stavolta, e anche per il discorso pallonate vediamo, finora li abbiamo tenuti al loro posto.

Peraltro dopo Barella andremo a incontrare Chiesa, l’altro che quando lo vedi in campo vorresti tirargli il seggiolino. Aspettiamoci altri rotoloni in campo.

A proposito, Barella si è scusato coi tifosi per avere simulato il fallo. Dice di avere un po’ esagerato. Non sarebbe sbagliato se ricevesse una squalifica per comportamento scorretto e le prossime due partite se le guardasse anche lui da qualche baretto con la televisione che gli mostra i suoi compagni venire presi a schiaffi per quarantacinque ma anche novanta minuti.

Riguardo alla partita col Monza dobbiamo perlomeno rallegrarci della bella prestazione di Spence, che gioca bene ed è un gran figo, e di quella di Vitinha, premiata con una gran bella azione in solitaria e un gol splendido, e del ritorno al gol di Albert, che va bene, su rigore e l’ha pure sbagliato (azzerandomi il risultato al fantacalcio), ma intanto era dal 21 gennaio che non segnava, dopo il siparietto con Retegui su chi doveva battere. Anche sabato si è ripetuta la stessa scena, Gilardino dice che l’hanno fatto apposta, uno scherzo fra di loro, i giornali ci sono subito andati a bagno, ti pare che se hai un paragrafo che si scrive da solo se lo lasciano scappare? Non lo so se è vero o se stavano facendo i coglioni, e non credo che lo sapremo mai. Però certe cose le lascerei fuori dal campo, siamo già abbastanza nervosi così, grazie.

E basta, non ne ho voglia oggi. La verità è che mi aspettavo un pareggio, ci credevo, e non è arrivato e ci sono rimasto male. Anche perché due gol così all’inizio li accetti dall’Inter, ma il Monza è una squadra che vedevo al nostro livello, non ce lo vedi a prenderti in giro in quel modo a casa tua. E poi Berlusconi merda, il rispetto che si deve ai morti è una cazzata: se uno ha vissuto da figlio di puttana ed è morto da figlio di puttana, resta un figlio di puttana per l’eternità, e la sua squadra resta la squadra di un figlio di puttana, oppure del suo amico Galliani, che non mi sembra granché più onorevole. Palladino, spero tanto che a fine anno te ne andrai ad allenare il Napoli.

Breve invito a rinviare il suicidio

16 Feb

Girano le balle perdere 4-1, ed è il motivo per cui non starò a dilungarmi con spiegazioni tecniche e infiocchettature, anche perché non ci capisco un cazzo di tecnica.

Con la Fiorentina abbiamo perso con lo stesso punteggio, ma era una squadra di birilli che si guardava intorno pensando cazzo siamo in serie A mentre gli avversari giocavano a calcio, forse le avremmo prese anche dalla Polisportiva Ottuagenari Irriducibili.

Qui ce la siamo giocata alla pari con la squadra che propone il calcio migliore del campionato, non mi interessa se l’Inter è prima e l’Atalanta quarta, sono convinto che sia solo una questione di quanti soldi hai per mettere insieme la tua rosa: se Gasperini allenasse ancora l’Inter (e quindi se a Milano vivessero delle persone con un cervello e non dei presuntuosi che confondono le dimensioni del cazzo con quelle del portafoglio) gli avrebbe fatto vincere tutte le coppe esistenti compresa quella d’Asia, in qualche modo ci sarebbe riuscito, non lo so, forse facendo prendere a tutti i giocatori la cittadinanza malese.

C’è stato un momento nel secondo tempo, prima del 3-1 e della definitiva rinuncia, in cui i loro giocatori si sono messi a fare melina, a perdere tempo sulla battuta, perché si sono ritrovati chiusi in uno spicchio di campo da dieci belve che per come giocavano sembravano il doppio, in uno stadio che traboccava di scalmanati che stavano urlando da un’ora e passa, e si stavano cagando addosso.

Abbiamo perso, ma facendo vedere un gran gioco, contro una squadra fortissima, e non arrendendoci mai fino all’ultimo. Mi sembrano lontanissimi quei momenti in cui la squadra si chiudeva negli ultimi minuti e prendeva il gol del cazzo, in genere dopo i cambi.

Non so scegliere un giocatore che abbia offerto una prestazione migliore degli altri, neanche Gudmundsson: è stato criticato per la minore incisività, ma mi sembra che abbia fatto il possibile, ormai lo marcano in quattro, non puoi aspettarti la magia come all’inizio. Non ci capisco granché di calcio e uno più bravo potrebbe farmi notare gli errori di questo o quel giocatore, ma gli errori ci stanno, credo che vada valutata la prestazione nell’insieme e quella è stata altissima da parte di tutti, titolari e subentrati, vecchi e nuovi.

Abbiamo ritrovato il Retegui di inizio campionato, abbiamo avuto la conferma che Bani è un fenomeno (non voglio fare quello che ve lo diceva da mesi, ma ve lo dicevo da mesi e adesso lo pensa anche Scamacca), abbiamo visto un altro ottimo Vitinha che ci fa sperare in un futuro dopo Albert, e soprattutto abbiamo finalmente l’Ekuban che sognavamo, uno che sa in che direzione si trova la porta e cerca di raggiungerla o di mettere i compagni in condizione di farlo. Il tacco che ha messo Gudmundsson da solo davanti al portiere è stato clamoroso: stop e tacco all’indietro in un unico movimento. Poesia. Albert che non la butta dentro invece bestemmie, ma va dato merito anche a Carnesecchi di essere uno dei migliori portieri della Serie A; con un altro in porta non so se il risultato finale sarebbe stato lo stesso.

Alla fine abbiamo perso perché l’Atalanta è più forte, tutto lì. Ci sta, se fossimo più forti di tutti quelli che vengono a sfidarci saremmo primi, e invece finiremo undicesimi o dodicesimi, che per il primo anno va benissimo. L’anno prossimo finiremo noni, e da quello dopo cercheremo di giocarcela per il sesto posto, ma le previsioni a lungo termine dipendono dal mercato, nostro e degli altri, e non sono attendibili.

Intanto la prossima è a Napoli, sarà durissima, ma Mazzarri non è Gasperini, come ci ricordano quei due tre derby vinti. Vado che è tardi.

Tipo la Premier League ma a luglio

7 Feb

Sabato ho visto proprio una bella partita, due squadre messe molto bene in campo, continui cambi di fronte, un sacco di azioni interessanti. Era davvero un piacere guardarla, e sarei stato volentieri fino alla fine, ma si un altro canale stava iniziando Empoli-Genoa e ho dovuto piantare lì.

Di quest’altra partita invece non so proprio cosa dire, se non che si è trattato di un’esperienza diversa. Se dovessi fare un paragone direi che è stato come osservare un orto: non si muove niente, tuttalpiù ogni tanto puoi sperare di vedere un passero, ma perché venga fuori qualcosa di interessante dovresti starci seduto davanti per settimane.

Non è che abbiamo giocato male, è che l’Empoli non ci ha proprio lasciato giocare, si è messo in mezzo e ha cominciato a ingabbiare ogni nostro giocatore intorno a quattro uomini, sembrava che ce ne fossero almeno venti con indosso la maglia di casa. Una squadra meglio attrezzata avrebbe saputo adottare delle contromisure e vanificare quel tipo di strategia, ma noi probabilmente non siamo ancora così attrezzati, ci è mancata quella spinta in più che ti fa saltare la difesa e andare in porta, e la partita è finita con un noiosissimo zeroazero.

Che poi ci saremmo anche arrivati, in porta, ma una volta era fuorigioco, un’altra c’era un difensore loro a fermare il tiro di testa di Spence, un’altra uno nostro a fermare quello di Retegui, insomma, quando non deve entrare non entra e basta. In serie B partite come questa ne abbiamo viste un mucchio, lente, spezzettate, piantate a centrocampo, con la palla che esce ogni due minuti o tre passaggi, e anche in questo campionato avevo avuto la stessa impressione dalla partita di andata contro il Torino. Solo che quella volta abbiamo preso un gol all’ultimo, mentre sabato ci siamo portati a casa un punto, e scusate se me lo faccio andare bene.

Non credo di poter segnalare nessuno né per meriti né per colpe, sono stati tutti sottotono, chi più chi meno. De Winter ha sofferto molto, Bani mi è sembrato in bolla e Badelj ha fatto una buona partita e una volta è anche scappato verso la porta che mi sono perfino preoccupato che potesse succedere come a Roy Kent in Ted Lasso, che fa un recupero pazzesco, salva la porta e poi si schianta a terra e abbandona la carriera.

Ops, spoiler. Vabbè.

La partita è migliorata quando è entrato Ekuban, e ancora di più quando è uscito Retegui e al suo posto si è visto Vitinha. Sembra buono quello lì, ieri all’asta di riparazione del fantacalcio ha avuto delle quotazioni interessanti, speriamo che si confermi.

Comunque è andata bene, non possiamo lamentarci. Il mercato si è chiuso e le paure di perdere pezzi importanti si sono dissolte, perciò andiamo avanti e Viola merda, loro sanno perché.

La settimana prossima ospitiamo in casa l’Atalanta, sarà durissima e sarà un’occasione per lo stadio strapieno di salutare Gasperini, che qui da noi è sempre trattato benissimo. Sono contento, io a Gasperini sono affezionato anche se con gli anni si è incattivito ed è diventato un po’ una merda, ma non vorrei esagerare con l’accoglienza e regalargli tre punti come a Bergamo. Non so se riuscirò a vedere la partita, sarò in viaggio da qualche parte in Garfagnana, a bestemmiare per la scarsa connessione internet.

Ci vediamo.

Il Miracolo di Natale

25 Dic

È quel periodo dell’anno in cui succedono le cose impossibili, in cui la speranza torna a scaldare i cuori e il Genoa vince la sua prima partita in trasferta dopo quella di agosto. La prestazione non è delle più memorabili, ma non fa neanche schifo come ho letto in giro, e fra l’altro vorrei far notare che sono già diverse partite che non ci chiudiamo in difesa negli ultimi dieci minuti e anzi, veniamo fuori e spingiamo.

Non è un caso che il gol della vittoria sia arrivato all’87’, grazie a un tacco impossibile del solito Gudmundsson e alla corsa e al fisico e alla voglia di spaccare tutto di Ekuban, che sono già due post che si prende dei complimenti, ma cosa sta succedendo?

Se fosse un cartone animato giapponese dove il giocatore più talentuoso fa delle cose che contravvengono alle leggi della fisica, tipo dribbling impossibili, gol al volo in spaccata e colpi di tacco all’indietro per liberare il compagno, oggi Ekuban sarebbe nella fase in cui rinasce dopo un lungo periodo di delusioni e sbatte il cazzo sul tavolo

nel suo caso il rumore che farebbe immagino sarebbe SBAAMMMM!!!

e la società non riesce a trovare il sostituto di Retegui, che è ancora rotto, e si dispera perché ha venduto anche Puscas (no, cara società, non disperarti, hai fatto benissimo), ed è in quel momento che la porta si apre, entra Caleb indossando la maglietta dorata ma senza pantaloncini perché ne viene dall’avere appena sbattuto il cazzo sul tavolo nella stanza accanto, e dice “State tranquilli, ci penso io”, poi si volta e corre al campo di allenamento, raccoglie due tre palloni, se li palleggia come Maradona ma senza Life is life in sottofondo, poi tira due tre cannonate verso la porta e infine si volta, si mette una mano sul cuore e i dirigenti lo guardano, mezzo nudo in mezzo al campo, col sole alle spalle, e sono un po’ commossi, ma arriva alle loro spalle la segretaria che dice “Non capisco, il tavolo in anticamera è pieno di peli di cazzo” e la magia sparisce.

Ma contro l’Inter il nostro Caleb partirà titolare e sarà diverso dal Caleb che abbiamo visto finora. Sarà veloce, sveglio, sicuro di sé, mostrerà un’intesa perfetta col suo compagno di squadra biondo, e faranno un gol a testa. Il terzo lo farà Malinovski perché ce l’ho al fantacalcio e mi serve una vittoria per mantenere la prima posizione e staccarmi dal gruppo.

E l’Inter resterà a guardare e si chiederà chi sono questi fenomeni che giocano un calcio così spumeggiante, e soprattutto chi è quel bestione là davanti, e perché non indossa i pantaloncini.

Il Genoa batte il Sassuolo, 2 a 1 a Reggio Emilia

E tutti i giornali parleranno del Genoa come della squadra da battere, tranne Tuttosport che continuerà a recriminare per il tocco di mano di Bani nella partita contro la Juve.

Oppure perdiamo e basta, ma oggi è Natale ed è il giorno delle favole, perciò teniamola così, tanti auguri a tutti, ci vediamo la settimana prossima.

Conferme

30 Set

Che se i dubbi erano i miei questa partita me li ha tolti tutti, che se vinci 4-1 contro la Roma mettendo in campo una formazione con dieci difensori che corrono come cavalli e spingono come cavalli ma quelli del motore mi stai dicendo che non solo te ne capisci di calcio, ma anche che se ti critico significa che la mia visione del calcio è limitata e le mie critiche dovrei esprimerle in bagno davanti allo specchio con la porta chiusa, perché se mi sente qualcuno ci faccio pure delle figure di merda.

Gilardino ha messo dei terzini a fare le ali, dei difensori a fare i centrocampisti, ha sostituito un difensore con una punta e quel poveretto di Mourinho è ancora lì adesso a cercare di capire Gudmundsson in che ruolo gioca, così da poterlo inquadrare meglio e coprire la sua zona di campo. C’è Lukaku che lo prende per mano e gli dice dai mister andiamo a casa che la partita è finita, ma lui non si dà pace, non lo hanno mica fatto Special One per niente, e continua a scartabellare foglietti e figurine dell’album Panini e a grattarsi la testa un po’ troppo.

Abbiamo visto un islandese prendere in giro tutta la difesa avversaria, servire una palla a uno che giocava nella seconda squadra di delegazione e vederla finire in rete con uno stop elegante e una mina di destro.

Li abbiamo visti tutti e due prendersi il loro tempo per un gesto atletico personale e regalare due pere a coso, il portiere, che dopo la batosta di ieri preferisce non essere riconosciuto e si fa chiamare coso anche dalla moglie.

Abbiamo visto uno che si chiama Junior anche se è bello grosso e allora sarei curioso di vedere il Senior, lo abbiamo visto toccare due palloni due, col primo ha messo seduti due avversari, il secondo lo ha infilato dietro coso e a quel punto anche Totti che stava in tribuna ha capito che non era aria, si è ricordato di quell’altra volta che in quello stadio ne ha buscati quattro e ha fatto su la famiglia ed è tornato in albergo. Chissà se è sceso a fare colazione l’indomani mattina, secondo me ha abbandonato la città di notte come i profughi.

Abbiamo visto quelli che ci sono sempre, in difesa e al centro, e ogni volta fanno un lavoro incredibile che meriterebbe un post a parte, una canzone, uno stendardo in gradinata, un’intervista su YouTube.

Abbiamo visto Retegui esultare dopo il gol, è sempre bello vedere Retegui esultare, ci escono sempre delle foto fighe, dovrebbero fotografarlo più spesso quando esulta. Non tanto perché quando fa gol in genere vinciamo, ma proprio perché poi possiamo goderci le sue foto dove esulta, che in genere ci trovano di ottimo umore perché abbiamo vinto.

Non abbiamo visto Martinez, sappiamo che c’era, appoggiato al suo palo a sbadigliare, ma se fosse rimasto a casa era uguale, tanto sul gol non poteva fare niente, e per il resto della partita non è stato necessario. Avercene di partite così, giocate così, alte e veloci, palla a terra, a muoversi tutti insieme.

Sabato c’è l’Udinese, abbiamo giocato giovedì e siamo senza Strootman e Badelj, sarà dura come al solito, e oramai ce lo aspettiamo di fare prestazioni giganti con le grandi e mediocri con le piccole, potrebbe succedere di tutto. Coraggio, i numeri li abbiamo, crediamoci.

Genoa- Roma 3 a 2

23 Ago

Ma questo calcio spettacolo chi se lo aspettava???!!!

la cartolina

5 Mag

Ci ho perso dieci minuti e non ho neanche trovato la foto del terzo gol (cazzo di secolo!), ma non è venuta male, che ne dite?

cartolina

domani tutti a regalare frutta ai doriani!

4 Mag

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Separati alla nascita

4 Dic
AigorAigor
"Lupu ululì.. Castellu ululà!"

Vale sperare che adesso si faccia male Toni?

20 Mag

borriello azzurro

“Sono felicissimo” è stato il commento a caldo di Marco Borriello. “Ringrazio tutti i compagni e la società, che mi hanno permesso di raggiungere questo sogno. E ringrazio anche i tifosi, che mi hanno sempre supportato con un calore incredibile, facendomi vivere delle emozioni intensissime. Ho conquistato la nazionale con la maglia del Genoa.  E affronterò l’Europeo, da giocatore del Genoa, a prescindere da quello che sarà il mio futuro".