Brum brum per i motori, no? Perché a Monza si corre il gran premio di formula uno e allora..
Vabbé, Genoa-Monza sono andato a vedermela in un bar. Erano anni che non lo facevo, prima avevo l’abbonamento allo stadio, poi mi sono fatto quello sul divano, ma sabato sera mi sono organizzato con un amico e siamo andati a vedercela in centro.
Però non credo che ci tornerò in quel bar, non è stata una bella esperienza. Intanto a guardare la partita c’eravamo solo noi tre, tutti gli altri si facevano i cazzi loro, c’erano due tipe sedute sotto la televisione che ogni volta che dal nostro tavolo partivano dei commenti a un volume un po’ più alto si giravano e ci sorridevano, forse avranno pensato che parlavamo a loro. Mi sembra strano, Arbitrodimerda non è un nome così comune fra le donne genovesi.
Ma poi la televisione aveva un problema, mostrava i giocatori sbagliati: Sabelli lo metteva a sinistra, mancava Vasquez e nessuno diceva metan a Johan, c’era uno uguale a Ibrahimovic col cognome sulla maglia scritto diverso, ad un certo punto mi è sembrato di vedere Palladino sulla panchina del Monza invece che sotto la Sud a portarsi la mano all’orecchio. E il gioco! Incredibile! Il primo tempo ho prestato poca attenzione perché stavo mangiando, ma il secondo l’ho visto tutto, e per tutto il tempo che ho guardato la partita ho visto un Genoa che schiacciava il Monza nella sua area, teneva palla, la faceva girare bene, eppure il risultato ci dava sempre in svantaggio di due gol, e quand’è finita diceva che abbiamo perso 3-2. È evidente che quella televisione lì aveva un problema di sintonia, la prossima volta o me la guardo da casa o vado a cercarmi un baretto più affidabile, dove ci sia qualche tifoso con cui scambiare delle opinioni, offendere insieme la madre dell’arbitro, esultare se facciamo gol e soprattutto non vedo una squadra che ci prende a pallonate per tutto il primo tempo.
Ecco, esultare se facciamo gol mi sembra difficile, la prossima la giochiamo con la Juve a Torino, ma finora le prime della classe ci hanno sempre permesso di giocare un bel calcio, sono fiducioso che non sfigureremo neanche stavolta, e anche per il discorso pallonate vediamo, finora li abbiamo tenuti al loro posto.
Peraltro dopo Barella andremo a incontrare Chiesa, l’altro che quando lo vedi in campo vorresti tirargli il seggiolino. Aspettiamoci altri rotoloni in campo.
A proposito, Barella si è scusato coi tifosi per avere simulato il fallo. Dice di avere un po’ esagerato. Non sarebbe sbagliato se ricevesse una squalifica per comportamento scorretto e le prossime due partite se le guardasse anche lui da qualche baretto con la televisione che gli mostra i suoi compagni venire presi a schiaffi per quarantacinque ma anche novanta minuti.
Riguardo alla partita col Monza dobbiamo perlomeno rallegrarci della bella prestazione di Spence, che gioca bene ed è un gran figo, e di quella di Vitinha, premiata con una gran bella azione in solitaria e un gol splendido, e del ritorno al gol di Albert, che va bene, su rigore e l’ha pure sbagliato (azzerandomi il risultato al fantacalcio), ma intanto era dal 21 gennaio che non segnava, dopo il siparietto con Retegui su chi doveva battere. Anche sabato si è ripetuta la stessa scena, Gilardino dice che l’hanno fatto apposta, uno scherzo fra di loro, i giornali ci sono subito andati a bagno, ti pare che se hai un paragrafo che si scrive da solo se lo lasciano scappare? Non lo so se è vero o se stavano facendo i coglioni, e non credo che lo sapremo mai. Però certe cose le lascerei fuori dal campo, siamo già abbastanza nervosi così, grazie.
E basta, non ne ho voglia oggi. La verità è che mi aspettavo un pareggio, ci credevo, e non è arrivato e ci sono rimasto male. Anche perché due gol così all’inizio li accetti dall’Inter, ma il Monza è una squadra che vedevo al nostro livello, non ce lo vedi a prenderti in giro in quel modo a casa tua. E poi Berlusconi merda, il rispetto che si deve ai morti è una cazzata: se uno ha vissuto da figlio di puttana ed è morto da figlio di puttana, resta un figlio di puttana per l’eternità, e la sua squadra resta la squadra di un figlio di puttana, oppure del suo amico Galliani, che non mi sembra granché più onorevole. Palladino, spero tanto che a fine anno te ne andrai ad allenare il Napoli.