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Torino in faccia

17 Gen

Partiamo subito con un titolo spiritosissimo, perché il contenuto sarà, al contrario, un po’ noioso, come d’altronde è stata la partita contro la squadra di Juric. O perlomeno così dicono quelli che si ricordano le partite; io archivio tutto in un nebbione fittissimo un minuto dopo il triplice fischio, e per esempio di Genoa-Torino mi è rimasto il sombrero di Messias e la cannonata di Malinovski. Qualcuno ha fatto un numero davanti alla nostra porta che però è finito fuori e dopo la partita Pellegri è venuto a salutare sotto la Nord. Basta, la mia partita finisce lì.

Posso dire di avere visto un Genoa migliore rispetto alla partita dell’andata, più propositivo, o forse è stato il Torino a non avere saputo contenerci come aveva fatto l’ultima volta. Allora eravamo anche in quella fase in cui prendevi sempre gol gli ultimi minuti, e sembra che ne siamo usciti, tanto che stavolta ci abbiamo provato fino alla fine, nonostante il nostro marcatore fosse scoppiato come me quando porto fuori il cane dopo cena.

Retegui, appunto: sta migliorando in fretta, se calcoliamo soltanto il tempo che passa sul campo di gioco; ha iniziato pascolando qualche minuto per il campo, poi ha fatto un finale di partita in cui sembrava ricordarsi qual era il suo ruolo e quantomeno si muoveva nella direzione della palla, e stavolta ha corso per novanta minuti e ha partecipato in diverse azioni. Non ha ancora ritrovato l’istinto del predatore di area, ma quello arriverà presto, magari già a Salerno. O giochiamo in casa? Boh, non mi ricordo, c’è la nebbia.

Nebbia che sembra pervadere anche il calciomercato, visto che siamo al 17 gennaio e ancora non è entrato nessuno, salvo Spence che comunque faceva parte del pacchetto Dragusin, e ancora non abbiamo capito se è il nuovo terzino destro o il dj del locale dove i ragazzi vanno a divertirsi il sabato sera finito l’allenamento.

Si dà per confermato l’arrivo di Bohinen dalla Salernitana, che dovrebbe coprire il ruolo di regista più giovane di Badelj, ma per il resto sono solo voci: un possibile ritorno di Niang o di Pellegri o di entrambi in attacco a fare la riserva di Retegui, e di Ostigard a coprire il buco lasciato da Dragusin, ma sono voci, non c’è niente di ufficiale.

Non c’è fretta, la squadra ce l’abbiamo, i ruoli titolari sono coperti e volendo abbiamo anche i giocatori per fare le riserve se dovesse farsi male qualcuno. Per dire, Retegui non è ancora in forma ma contro la Salernitana ci si aspetta una prestazione di livello, e se non dovesse farcela perché gli viene l’influenza abbiamo comunque Ekuban pronto a partire. E se anche lui fosse di nuovo influenzato come questa settimana possiamo contare su Fini (credo). In ogni caso la buona notizia è che Puscas è andato a Bari e non rischiamo di vedercelo entrare in campo.

In mezzo Bohinen potrebbe essere utile, ma è un ruolo che sta coprendo molto bene anche Malinovski, e che ha già coperto Frendrup, nessuna fretta.

(a proposito, altra cosa da ricordare dell’ultima partita, Frendrup è entrato nel secondo tempo, non abbiamo sofferto la sua assenza e aveva dei capelli che sembrava lo avessero appena raccolto dai sedili in fondo al pullman)

Dovrebbe entrare anche Spence, che era bloccato da permessi di soggiorno ma a Londra giocava e si allenava regolarmente, quindi anche un’eventuale assenza di Sabelli ci vede al sicuro; e la difesa è ricca dall’inizio, abbiamo giocato questa settimana con De Winter centrale e Martinez ha rischiato di prendere soltanto del freddo perché non ha praticamente dovuto muoversi.

Quindi di cosa ci dobbiamo lamentare? Il mercato è fermo, ma non siamo alla canna del gas e possiamo valutare bene gli acquisti prima di metterci in casa pezzi che non servono al gioco di Gilardino. Come probabilmente è successo con Kutlu, e un po’ anche con Martin, di cui si vocifera che vorrebbe andarsene altrove.

Adesso scusate, ma vado a rivedermi i capelli di Frendrup perché ho bisogno di ridere un po’.

House of Dragusin

10 Gen

La sera della partita fra Bologna e Genoa non ero allo stadio, che non riesco più ad andarci per un sacco di ragioni, il lavoro, la tessera del tifoso, la scarsità dei posti disponibili, la politica interna repressiva di Xi Jinping. Mi trovavo invece in un ristorante con un gruppo di amici, a festeggiare una delle rare volte in cui Trasfertillo si trovava dalle nostre parti, a mangiare male e bestemmiare benissimo, perché non c’era la connessione internet, il telefono non prendeva niente, lo stufato di capriolo aveva la stessa consistenza della tachipirina orosolubile e la cameriera chiamava tutti bambini, “ecco i tortellini per la bambina”, “questo è il vino per i bambini”. E alla fine si è messa in tasca 150 euro e non ci ha fatto lo scontrino.
Non ho piantato casino solo perché ci aveva portato lì uno degli amici al tavolo, e si conoscevano, ma per me è stato un grosso culo.

Per fortuna quando siamo usciti era il 70′, e il Genoa stava vincendo 1-0 su gol di Gudmundsson.

Di lì al fischio finale sono riuscito a seguirla in macchina, ho sofferto come una bestia su ogni tiro e quando hanno battuto quel calcio d’angolo sapevo che sarebbe entrata, perché mancavano due minuti alla fine, c’erano stati tutti i cambi del caso, si erano insomma già verificati tutti gli eventi scaramantici che nelle partite precedenti ci avevano accompagnato a prendere gol. Non sapevo di essere superstizioso, ho sempre pensato di no, ma mi sa che mi sbaglio.

Scusa Albert, quando ho detto che avrei preferito vendere te ero ubriaco.

È stato divertente vedere le reazioni di mia moglie durante quegli ultimi minuti, che soffriva come e più di me; si vede che le ho attaccato la passione per il Genoa, e posso appuntare con orgoglio anche questa ennesima inculata a quelle che già le ho rifilato quando l’ho portata via dalla vita caotica e piena di stimoli di Pechino e da un lavoro prestigioso per venire a vivere in un piccolo paese desolante nell’entroterra più anziano del Paese più anziano del mondo, dove il prodotto più celebre è la muffa sui muri.

A causa della mia scarsa partecipazione alla partita non mi sento di poter discutere del risultato e della prestazione, come invece faccio tutte le altre volte in cui la guardo e non ci capisco un cazzo e scrivo delle minchiate. Ho letto in giro che abbiamo fatto un ottimo primo tempo in cui non abbiamo lasciato al Bologna la possibilità di costruire niente, il gol è stato un capolavoro balistico ma anche un errore gigantesco della squadra di casa nel posizionare la barriera; il secondo tempo mi dicono che ci hanno preso a pallonate, e che il calcio d’angolo da cui è uscito il gol del pareggio in realtà non sarebbe stato valido. Vabbè oh, gli errori degli arbitri sono di qua e di là, alla fine si bilanciano, e comunque se segui il calcio lo sai che non è una scienza esatta, lo devi accettare, sennò fai dell’altro.

Abbiamo chiuso il girone di andata a 21 punti, siamo dodicesimi a 7 punti dalla zona retrocessione; abbiamo lasciato dietro tutte quelle che all’inizio erano considerate rivali dirette per la salvezza e anche quelle considerate più forti, come Frosinone e Sassuolo. Davanti a noi sono rimasti Monza e Torino, se vogliamo considerare il Torino una squadra al nostro livello, poi ci sono solo le grandi e la sorpresa Bologna. E con le grandi ce la siamo giocata alla pari e qualche volta ci abbiamo pure vinto. Tranne la Fiorentina non ci sono state squadre contro cui abbiamo mostrato inferiorità evidenti, e sono sicuro che la prossima volta che andremo a Firenze sarà una partita diversa.

Non mi sembra che possiamo lamentarci, le critiche a Gilardino le trovo immotivate. Si tratta sempre di un allenatore alla prima esperienza in serie A, ci sta prendendo le misure anche lui, e mi sembra che lo stia facendo nella maniera migliore. Siamo una neopromossa, giochiamo con gli stessi giocatori dell’anno scorso più qualche inserimento di qualità, meglio di così l’ha fatto solo il Richmond di Ted Lasso e la tua squadra di Fifa a livello dilettante. Restiamo nel mondo reale per favore.

Spence Dragusin
Quello nel cerchio è Djed Spence, la contropartita. E sì, è più grande di così.

E a proposito di mondo reale, mentre sto scrivendo è arrivata la notizia che tutti aspettavamo: Dragusin è stato venduto al Tottenham e finirà il campionato in Premier League. I dettagli non li conosco, ma dovrebbero arrivarci un gran mucchio di soldi, tipo 30 milioni di euro, e un terzino destro in prestito, Djed Spence.
Era da parecchio che se ne parlava, il giocatore era dato per venduto fin dai primi giorni di riapertura del mercato, doveva finire al Tottenham, poi a Napoli, poi magari al Milan, poi al Bayern Monaco, e sembrava che senza di lui il calcio non fosse più possibile.
Per il Genoa è uno dei colpi di mercato più grossi di sempre, e ci permetterà di rimettere a posto la squadra senza andare a complicare il bilancio, che ha dei grossi limiti di spesa a causa di una necessaria ristrutturazione del debito accumulato dalla gestione precedente.

Non so cosa dire, credo che fosse inevitabile di fronte all’offerta che è stata presentata, ma speravo che sarebbe successo a giugno. Perché abbiamo una difesa solida e Dragusin ci serve tantissimo, solo per quello. Non mi interessano le promesse fatte dalla società, sappiamo tutti e ce l’hanno detto anche i 777 che di fronte a 30 milioni nessuno può permettersi di dire di no, e non credo neanche ai discorsi sul mercato di riparazione meno valido di quello estivo: due anni fa abbiamo preso Gudmundsson, Frendrup e Ostigard, per esempio. Anche Hefti e Yeboah, ma sulla carta erano ottimi acquisti anche loro, dai.

Da quanto si legge in giro potrebbe rientrare dal prestito Marcandalli, in prestito alla Reggiana e considerato un ottimo difensore centrale, oppure potremmo tenerci titolare De Winter, che ha già dimostrato di essere una valida alternativa, ma certe volte ha dei vuoti inquietanti e di solito quando succede ci fanno gol.
L’unica soddisfazione è che non me lo vedrò giocare contro fino a quando sfideremo il Tottenham nella finale di Champion’s League, fra due anni.
Si è parlato anche di sostituirlo con Bonucci, ma piuttosto che mettermi in casa una prima donna a un passo dalla pensione preferirei giocare con la difesa a due. Per fortuna le voci di mercato lo vedono accasato altrove, forse l’abbiamo scampata.

Le altre notizie vedono Hefti ceduto in prestito al Montpellier e un interesse del Bari per Puscas, ma secondo me Dio non esiste e Babbo Natale ha già finito il giro.

Di Spence leggo sui siti di statistica che arriva da un prestito al Leeds dove ha giocato titolare 5 partite ed è entrato dalla panchina altre 2, si è rotto a settembre ed è rientrato a novembre, e non è mai stato ammonito. Non ci dice granché, staremo a vedere cosa farà qui da noi.

Chiudo questo post aspettando ancora la conferma della società riguardo la cessione di Dragusin. Credo che ci rivedremo la settimana prossima con qualcosa di più concreto.

simpati simpatia

23 Feb

Le contestazioni dopo la partita Inter-Sampdoria e il comportamento discutibile di allenatore e giocatori nerazzurri mi hanno disturbato non poco, e hanno messo in forte discussione le mie simpatie verso la squadra capolista. A dire il vero è già da un po’ che l’Inter non mi piace, da quando ha avuto Mancini come allenatore ha smesso di essermi simpatica. Con l’arrivo di Mourinho speravo che le cose cambiassero, ma adesso è anche peggio: la squadra non mostra affatto un bel gioco nonostante i campioni, e quell’atteggiamento di superiorità che mostra in campo, le scene isteriche quando le cose si fanno difficili, neanche la vittoria per loro fosse una cosa dovuta, oramai sono una compagine insopportabile.

E’ un po’ il problema delle grandi squadre, quando cominciano a vincere diventano antipatiche, solo che a me piaceva avere delle simpatie al di fuori della mia squadra del cuore, e una ai piani alti ti permetteva di seguire con un po’ di interesse le coppe europee.


Adesso invece sono orfano, perché chi vuoi che segua, il Milan? Il Milan potrebbe diventarmi simpatico se cambiasse proprietario e presidente, e se i suoi tifosi la smettessero di spaccare le balle quando vengono a Genova. Col fatto che i milanisti a Genova non ci possono mai venire appare evidente che il Milan non potrà mai essermi simpatico.


La juve mi sta tanto sui coglioni che la scrivo anche minuscola, ma non escludo che potrebbe diventarmi simpatica, se per esempio la società ammettesse di avere rubato molto più di quanto è venuto fuori nel corso degli anni e si autoretrocedesse in serie Scapoliammogliati. Inoltre dovrebbe obbligare del piero e camoranesi a battersi in un’arena in un duello all’ultimo sangue a ciabattate, e il vincitore dovrebbe ricevere in premio il privilegio di farsi violentare da un gorilla, e tutto questo dovrebbe essere trasmesso in diretta mondiale su una rete in chiaro.

Anche scendendo lungo la classifica sono poche le squadre che si sono guadagnate la mia stima e che dovrebbero cambiare qualcosa per migliorare.


La Roma potrebbe diventarmi simpatica se la famiglia Sensi regalasse la società a una onlus e si chiudesse a vivere in una roulotte in mezzo a un campo rom, tanto per mantenere familiarità col nome.


La Lazio dovrebbe fare molto di più, che parte con l’handicap di chiamarsi col nome di una regione invece che di una città, e la cosa ha fatto montare la testa a un po’ di gente, tanto che oggi non posso dire di avere nessuna simpatia fra i tifosi laziali. Vabbè, uno solo, ma è perché l’ho conosciuto prima di saperlo laziale, e in ogni caso per sdoganarlo come amico dovremo berci una birra insieme e fare una gara di rutti. Per rimediare a questo inconveniente la società dovrebbe obbligare tutta la sua tifoseria a fare l’abbonamento al Manifesto e a buttare nel Tevere i manganelli. E una volta finiti i manganelli dovrebbe buttarci Lotito.


La Fiorentina per diventarmi simpatica dovrebbe legare Della Valle a Lotito e poi chiamare i tifosi laziali e chiedere a loro, ma non basterebbe; dovrebbe anche abbandonare quell’orrendo colore viola e vestire i giocatori di blu petrolio, che fra tutti i blu è uno di quelli che preferisco, sarebbe un gesto gentile nei miei confronti e lo apprezzerei. Ma neanche così basterebbe, eh no. Per diventarmi simpatica la Fiorentina dovrebbe trasferirsi a Siena, che a me i fiorentini stanno generalmente sui coglioni, tranne i Dentiblu che però non mi sembra che siano di Firenze, e Alessandro Benvenuti. Vabbè, anche Athina Cenci mi è parecchio simpatica. Ah, e anche Novello Novelli. Però poi basta.

Il Siena invece mi è simpatico, per il fatto che il suo attaccante migliore si chiami Maccarone, che qui da noi un maccarone è uno un po’ abelinato, ma piacevole, e perché di Siena ho solo ricordi molto belli. Certo, se la Fiorentina si trasferisse a Siena si creerebbero dei problemi con la squadra locale, e io continuerei a trovare simpatico il Siena e antipatica l’altra squadra, e si sarebbe daccapo.

A pensarci bene è inutile, la Fiorentina non mi sarà mai simpatica, peggio per loro.


Il Napoli si, mi è simpatico istintivamente, al di là dei gemellaggi, ha una bella storia, una tifoseria molto calda, però quando ci giochiamo contro i nostri escono sempre con qualcuno in barella, e a me sta cosa non piace mica. Per migliorare la propria situazione il Napoli potrebbe regalarmi una caffettiera napoletana, cacciare Maggio dalla squadra se non lo ha già fatto, imporre ad Hamsik di cambiare pettinatura e soprattutto modo di esultare dopo il gol, che quando si porta le mani alla testa e fa le facce è più insopportabile dell’orecchio di Toni.

Ah, dimenticavo, anche se non serve a niente apprezzerei molto che Gilardino venisse preso a schiaffi per un anno intero tutte le mattine dalle dieci e mezza a mezzogiorno da Mike Tyson. Diciamo che potrei apprezzare la buona volontà e riconsiderare la posizione societaria.


Il Bari mi è abbastanza simpatico, almeno finché tiene Stellini in rosa, ma potrebbe convincere il comune a disconoscere Cassano come proprio cittadino, ne migliorerebbero entrambi gli ambienti.


Il Bologna dovrebbe starmi sulle balle, ma io non seguo le faccende di tifoserie, e la città e i suoi abitanti mi son sempre piaciuti, quindi mettiamo una pietra sopra alla storia dello scudetto rubato e andiamo a farci due tagliatelle! Socc’mel!


L’Atalanta mi sta sul cazzo, punto. E pure gli atalantini.


Il Palermo mi piace, a parte il presidente, ma a chi può piacere Zamparini? Pare che non lo sopporti neanche sua moglie, che ci sta insieme solo perché gli altri presidenti sono già tutti presi. Il resto mi piace, ma ammetto che vale il discorso di Siena, mi faccio influenzare troppo dalla memoria. Chi se ne frega, forza Palermo!


Il Cagliari, il Chievo e il Catania mi lasciano del tutto indifferente, hanno i loro alti e bassi, ma quando li vedo in televisione giro.


L’Udinese è una squadra altrettanto indifferente, ma sta a Udine, che è un postaccio, e mi starebbe simpatica solo se si avvicinasse di qualche centinaio di chilometri.


Il Parma mi piace per la compagnia, per il posto, per la cucina e per Frank Focaccia.


Anche il Livorno, per le stesse ragioni tranne Frank Focaccia e il fatto che i livornesi quando li baci hanno la barba ispida. Però dovrebbero prendere Spinelli a calci nel culo. E poi di nuovo. E poi strappargli l’impermeabile giallo e riprenderlo a calci nel culo.


La Sampdoria me la sono tenuta per ultima perché, che ci crediate o no, non mi è antipatica. Non mi sono antipatici i suoi tifosi, e come si fa a trovare antipatici dei personaggi così? Perché, se li guardate bene, i doriani sono degli sfigati. Anche se vincono, potrebbero essere primi in classifica, ma non riescono a elevarsi dalla propria condizione di sfigati, e magari contestano la società. È successo anche quest’anno, erano secondi o terzi, e andavano al campo di allenamento a mugugnare, per cosa poi.. Perché se ne rendono conto anche loro di essere degli sfigati, destinati ad occupare gli ultimi posti della scala sociale, e allora si incazzano con la società, col mondo, vanno a far casino sotto la redazione dei giornali, chiedono a gran voce di essere sollevati dal loro ruolo di zerbini.

E come fai a dar loro torto? Lo vedi già dal simbolo che li rappresenta, mentre tutte le altre squadre sfoggiano tori, aquile, cavalli rampanti, serpenti, uno zoo di creature più o meno nobili, ma sempre fiere, loro vanno in giro con un marinaio. Ma neanche un marinaio che sta ritto sulla prua e affronta la tempesta, macché, il loro marinaio se ne sta lì seduto e fuma la pipa. E si chiama Baciccia! Come dire Mario, uno qualunque. D’altronde i loro tifosi hanno eretto a simbolo uno che si chiamava Cucchiaroni..

Poveri doriani, per un po’ si sono fatti forza con la supremazia cittadina, ma negli ultimi tempi han preso anche lì delle belle batoste, e pure l’ultima certezza rimasta è andata a farsi benedire. E il loro giocatore di punta è nientemeno che Cassano, ditemi voi, il pulcinella del calcio.. Eterni secondi, non puoi detestarli, fanno tenerezza.


Insomma che in serie a siamo messi male, chi si arrabatta e chi si trascina, chi si bulla e chi si sgrulla, chi mena e chi si fa menare. Per fortuna che sono nato genoano.

Dedicata a Dedee

12 Ott

Ex Genoa van’t Schip allenerà in Australia

 

12:41 del 12 ottobre

 

<!– –> John van’t Schip, ex centrocampista del Genoa e secondo allenatore di Olanda e Ajax, prenderà in mano il Melbourne Heart, club che milita nella A-League australiana.

Il club di Melbourne ha annunciato oggi che il 45enne ha firmato un contratto di due anni.

Van’t Schip è stato l’assistente di Marco Van Basten nella nazionale maggiore sino al 2008 e poi all’Ajax, diventando anche il tecnico-traghettatore quando van Basten aveva rassegnato le dimissioni poco prima della fine della stagione. <!– –>

Mi aspettavo…

19 Giu

che qualcuno facesse delle battute o della comicità triviale sul fatto che Mussa Dembelè potrebbe venire a giocare nel Genoa… o solo io ci ho pensato ?

Separati alla nascita

4 Dic
AigorAigor
"Lupu ululì.. Castellu ululà!"

Retrocessione

31 Ago

Non si può perdere a Catania da una squadra inesistente capace solo di prendere a calci per novanta minuti, io lo sapevo che quest’anno non avevamo giocatori forti, abbiamo venduto Borriello e Konko per nessuno, Olivera fa schifo Gasbarroni fa schifo Palladino fa schifo, Gasperini fa giocare solo chi gli è simpatico, con questa società non andiamo da nessuna parte, se Foschi se n’è andato vuol dire che c’è del marcio sotto, ci vuole una punta, ci vuole un centrocampista, ci vuole un portiere, ci vuole un allenatore serio, il 3-4-3 in serie A non funziona, Preziosi vattene.

Ho dimenticato qualcosa?

 

Ciao Marco

21 Ago

divano

 E’ di oggi la notizia che il Bologna ha concluso l’affare migliore di tutto il campionato di serie A, e forse anche di B.  Si è comprato Di Vaio.

Ora lo so cosa penseranno le malelingue, che i soldi ce li ha messi il Bologna, ma l’affarone l’abbiamo fatto noi, ma non dovete dar loro ascolto, perché Di Vaio è un professionista, un giocatore serio, che per la propria squadra dà l’anima.

Quante volte lo abbiamo visto durante un’azione decisiva tirare indietro la gamba per evitare di farsi male, e lasciare i suoi compagni con un uomo in meno? Ci vuole del cuore, sapete, per comportarsi così! Quanti giocatori rinuncerebbero a un momento di gloria personale in favore del collettivo?

 

divaio

E che dire della perspicacia di questo volpone del calcio, che riusciva a vedere subito se la palla in area aveva qualche possibilità di finire in porta, e se non valeva la pena neanche ci provava, anzi, si nascondeva dietro un avversario nell’eventualità che il pallone capitasse da quelle parti, e lui a sorpresa potesse rimetterlo in gioco. Eeh son pochi i giocatori con questi numeri!

Oggi Marco Di Vaio se nè andato a Bologna, cambia maglia, ma non colori, e i tifosi rossoblù stanno già facendo festa.

 

 

 

Lieto fine?

15 Apr

Ora, non che io voglia mettere pulci nelle orecchie di nessuno, e alimentare speranze che probabilmente non ci sono, e che a ben guardare sarebbero anche contropriducenti, che andare in Europa bisogna equipaggiarsi sennò si va a buscare del freddo, ma se anche volessimo limitare i nostri obiettivi a un sacrosanto sorpasso su un’altra squadra ligure che milita nello stesso nostro campionato, ecco che il calendario sembra darci qualche ragione di credere che la cosa sia in fondo abbastanza alla nostra portata.

E’ vero che quella squadra di cui sopra sta conducendo un campionato da levarsi il cappello, e che anche gli scontri con avversarie di prestigio potrebbero riservare sorprese spiacevoli, ed è altresì riconosciuto che le partite in cui dovevamo portarci a casa il bottino pieno sono spesso finite male o malissimo, ma giusto per capire di cosa si sta parlando, ecco le ultime partite che andremo a giocare di qui alla fine.

Ricordiamoci che al momento ci sono 7 punti, e che nel girone di andata queste partite ce ne hanno fruttati 5 di più rispetto a loro.

Buoni sogni a tutti.

Siena – Genoa Queglialtri – Udinese
Genoa – Empoli Fiorentina – Queglialtri
Parma – Genoa Queglialtri – Roma
Genoa – Lazio Palermo – Queglialtri
Atalanta – Genoa Queglialtri – Juventus

Che fine ha fatto il Clandeigrifoni?

10 Apr

Glissando egregiamente sulla sconfitta fastidiosa dell’Olimpico, porto l’attenzione dei lettori su un tema di scottante attualità:

Il sito cui ci siamo gemellati, Clan dei Grifoni, da una settimana ristagna. L’ultima notizia della rassegna stampa, solitamente parecchio aggiornata, risale alle 18.57 del 3 aprile, prima ancora di Roma-Genoa. Che è successo? Un problema di webmaster? Non lo sappiamo, ma da allora se voglio leggermi un articolo sono costretto ad andare al bar a bermi un caffè che sa di castagne bruciate, e alla lunga è stressante.

Per questo mi appello a voi, clandeigrifonisti, affinché torniate ad adempiere al compito gravoso che vi siete accollati, ma che tanto piacere reca a noi lettori sempre affamati di notizie rossoblù.

E comunque Banti è un bastardo.